Dobbiamo partire dalla realtà che Dio è Uno. Immaginiamo, Dio Spirito,
che ha forma umana, - concetto derivante che Dio disse: Genesi 1:26 “facciamo l’uomo alla nostra immagine”-
con una Luce sette volte quella del sole, (Isaia 30:26 La luce della luna sarà come la luce del
sole, e la luce del sole sarà sette volte più forte, come la luce di sette giorni,
nel giorno in cui l’Eterno …….), e che ha il potere di separarsi in tre altri
Spiriti. Come per esempio immaginare, che l’uomo, si possa scindere in corpo,
anima e spirito, tutti e tre aventi un’identità funzionale propria e che
pensano e agiscono, come uno (uomo nel suo complesso). Quindi lo Spirito Santo
esce dallo Spirito di Dio, come Messaggero e Consolatore, La Parola Gesù, (in
Spirito), esce dallo Spirito di Dio come Creatore di tutte le cose (tre
Identità, ma uno nel suo complesso e una sola mente. A questo punto, si
potrebbe arguire; ma quando Gesù dice in Matteo 24:36 "Quanto poi a quel giorno e a quell’ora,
nessuno li conosce, neppure gli angeli dei cieli, neppure il Figlio, ma
soltanto il Padre mio. Perché Egli non dice la fine dei tempi, essendo la
Parola con la stessa mente di Dio? E’ un
mistero. Ma possiamo fare un tentativo d’interpretazione. Dio, avendo incarnato
il suo seme nella vergine Maria, Gesù acquista tutte le proprietà della terra
per lo scopo del sacrificio, e quindi per salvare l’umanità. Egli, ha tutte le
virtù dell’uomo puro senza macchia di peccato, rappresentando anche l’ultimo
Adamo, in spirito vivificante. Per la ragione che lo Spirito di Dio è sceso su
di Lui come una colomba, sta a significare che Gesù, uomo, è parte della
Trinità, come seme, (questo è il mio
Figliolo di cui mi sono preso compiacimento), ma non nei pieni poteri delle
Trinità. Gesù, sarebbe, nelle relazioni con gli uomini, Figlio di Dio e nella
relazione col Padre, è la Parola. Quando Gesù parla e dice cose, come (Giovanni 8:28 Gesù dunque disse loro: «Quando avrete
innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che io sono, e che non faccio
nulla da me, ma dico queste cose come il Padre mi ha insegnato), “non
faccio nulla da me”, Gesù uomo riceve insegnamenti dal Padre; ma, nei confronti
di Dio Padre, dice che IO SONO, cioè la Parola. In altre parole, vi sarebbe in
Lui una doppia persona; una umana e l’altra divina. Con quale delle due
preferisce parlare Gesù, discute. Ecco che agli apostoli dice di non conoscere
il giorno né l’ora della fine, perché si avvale del Gesù uomo.
Volendo
riassumere, Gesù, sia come Figlio di Dio sulla terra, sia come Parola (persona della Trinità), non può sapere
il giorno della fine, perché stando alla fisonomia umana simile a quella di Dio,
la Parola pronuncia il comando del cervello, e Dio è il cervello. Allora messa in logica questa concezione, ci
viene facile comprendere, quando leggiamo; Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola, la Parola era appo Dio, e la Parola era Dio.
Sebbene separati, la Parola era appo Dio, come dire che l’anima è dentro il
corpo, ma parlando di Dio il corpo è spirito. Nella sua piena natura, sarebbero
tre Spiriti in uno.
Sebbene,
la Parola era dentro Dio, Dio nella sua essenza di Spirito, conteneva la
Parola, come l’uomo (corpo) contiene l’anima. Si, ma chi è stato prima? Dio o
la Parola? E’ logico che come è il corpo e l’anima sono dello stesso istante,
così la Parola Spirito, è contenuta nello Spirito di Dio nello stesso istante,
(Giovanni 1:1 ………………e la Parola era Dio.
Il verso, non parla però, dello Spirito Santo, perché Egli era in Dio non
ancora in atto per il suo compito di insegnamento. Gesù Parola è Creatore: (Giovanni
1:3 Tutte
le cose sono state fatte per mezzo di lui (la Parola), e senza di lui nessuna
delle cose fatte è stata fatta). Dio
operante, allora, usa la sua Parola che è dentro di Lui, e crea. E’ facile
capire come tutti e Tre, si scompongono e si compongono reciprocamente. Come è
Trino Dio è trino l’uomo (essendo stato
fatto a Sua immagine). (1 Tessalonicesi 5:23 ………….e
l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima e il corpo, sia conservato
irreprensibile…. Quando Dio dice facciamo l’uomo, (Genesi 1:26) Egli sta
parlando in testimonianza, anche ai suoi stessi Spiriti, come, immaginiamo che,
il nostro corpo parlasse all’anima e allo spirito nostro. Oltre alla Trinità,
Dio nella sua Unità, Egli ha la natura di possedere altri sette Spiriti:
(Apocalisse 4:5 E dal trono procedevano
lampi, tuoni e voci; e davanti al trono c’erano sette lampade ardenti, che sono
i sette Spiriti di Dio. I sette Spiriti hanno una grande varietà di compiti per
il solo fatto che sono rappresentati ora come lampade ardenti, ora come corna,
ora come occhi. Qui entra la simbologia, specificamente usata nella Apocalisse,
essendo il libro profetico del futuro; d’altronde l’espressione, non poteva
essere che in questo modo, altrimenti, se fosse stata una scrittura chiara,
l’uomo avrebbe a priori la conoscenza del futuro, e quindi sarebbe come il
committente (uomo), che prende conoscenza dei fatti dal suo
rappresentante(Dio).
Nessun commento:
Posta un commento