Come fa Dio, a comunicare con l’uomo sulla minuscola terra? Egli,
essendo Spirito investe tutto l’universo per il solo fatto che l’ha creato in
ogni suo punto, ma anche si manifesta in ogni persona con qualsiasi mezzo e in
ogni tempo.
Tornando al verso, Genesi 1:5 Dio chiamò la luce «giorno» e le tenebre
«notte». Fu sera, poi fu mattina: primo giorno. Dopo, aver Dio separata la luce
dalle tenebre e avere imposto il nome alla luce “giorno” e alle tenebre “notte”,
fu sera, poi passò la notte, e fu mattina e passò il primo giorno. Questa
durata del giorno riferito nella creazione, non può essere quantificato, poiché
non è riferibile a nessun parametro di nostra conoscenza. Facendo, invece, un’equiparazione
molto grossolana con - Giovanni 14 – Gesù,
dice che è andato a preparare il posto, ciò supporrebbe che il nostro luogo
futuro sarebbe in un altro pianeta, chiamato “Paradiso”. Da quando è dipartito Gesù a oggi, sono passati circa due
mila anni e poiché ha detto, che i tempi sono vicini, per analogia potremmo supporre
che lo stesso tempo è stato impiegato anche per la creazione della terra, ma su
questo, Dio lo sa. Sicuro che la lunghezza
di questo giorno è stata diversa dal nostro, perché il sole ancora non era. Questo
giorno e il seguito dei giorni della creazione, a che tipo di tempo devono
essere, quindi, riferiti?
2 Pietro 3:8 Or quest’unica cosa non vi sia celata, diletti, che per il Signore un
giorno è come mille anni, e mille anni come un giorno.
Dio, in Genesi 1:1 ha creato
il cielo e la terra, senza che abbia specificato la lunghezza del tempo, ma che
all’inizio esso era zero. Riferendoci alla teoria del “Big Ben”, Dio con la sua
Parola, abbia creato l’universo in un lampo, ma nello stesso parla di giorno,
quindi su questo “istante” o più, Dio lo sa.
Tornando ai motivi della creazione: Genesi
1:6 Poi Dio disse: «Vi sia una distesa
tra le acque, che separi le acque dalle acque». Dio decide di attivare il
ciclo della vita. Inizia con la separazione dell’acqua. Una massa, sarebbe il
mare e l’altra massa sarebbe quella sospesa nel cielo, composta dalle nuvole, atte
a innaffiare la terra e far crescere il prodotto per la sussistenza dell’uomo.
Nessuna goccia d’acqua sarebbe fuoriuscita dalla terra, che avrebbe potuto
perdersi nell’universo, così tutta l’acqua che va su, discende giù, per ogni
tempo.
Quando Dio dice che è “buono”,
è perché si dà gloria per l’opera che ha compiuto? No, Dio non ha motivo di
darsi gloria, perché essa gli appartiene, ma allora perché dice che ciò era “buono”?
Per il solo fatto che ciò era buono per la vivibilità dell’anima vivente dentro
al “Giardino”, e dopo per l’uomo fuori di esso. Infatti, nel primo verso Genesi
1:1 quando Dio creò il cielo e la terra, non dice che erano buoni, ma in questa
fase Dio comincia a dirlo. Così Egli, provvede per il cibo, (ricordiamoci che Dio sta operando sulla
materia e per la materia) per mettere in funzione la vita fisiologica della
sopravvivenza per l’uomo. La produzione del cibo deve essere continua per ogni
età, quindi Dio mette il seme dentro ogni frutto e anche dentro l’uomo stesso,
così tutto si riproduce in perpetuo, fino a quando Egli non deciderà la fine
dei tempi.
Genesi 1:11 Poi Dio disse: «Produca
la terra della vegetazione, delle erbe che facciano seme e degli alberi fruttiferi
che, secondo la loro specie, portino del frutto avente in sé la propria
semenza, sulla terra». E così fu. Interessante notare come Dio, per primo
fa crescere l’erba e dopo crea gli animali, e il frutto sarà per nutrire
l’uomo. Possiamo intravedere uno spazio temporale fra l’apparizione dell’erba
poi quella degli animali e quindi l’anima vivente, così l’uomo ha trovato i frutti
per alimentarsi. La faccia della terra cominciò ad acquistare un nuovo aspetto,
e se prima vi era lo strato di vapore che la avvolgeva, ora vi sono il mare ed
una fitta vegetazione che la copre.
L’uomo, avrà una esistenza ibrida, quella di toccare con i piedi la
terra contaminata, e il suo cuore che tende al cielo, per lodare il suo
Creatore.
Pace e fede nel Signore
Dr.G.Drago
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