domenica, aprile 13, 2014

POI FU LA TERRA




Come fa Dio, a comunicare con l’uomo sulla minuscola terra? Egli, essendo Spirito investe tutto l’universo per il solo fatto che l’ha creato in ogni suo punto, ma anche si manifesta in ogni persona con qualsiasi mezzo e in ogni tempo.
Tornando al verso, Genesi 1:5  Dio chiamò la luce «giorno» e le tenebre «notte». Fu sera, poi fu mattina: primo giorno. Dopo, aver Dio separata la luce dalle tenebre e avere imposto il nome alla luce “giorno” e alle tenebre “notte”, fu sera, poi passò la notte, e fu mattina e passò il primo giorno. Questa durata del giorno riferito nella creazione, non può essere quantificato, poiché non è riferibile a nessun parametro di nostra conoscenza. Facendo, invece, un’equiparazione molto grossolana con - Giovanni 14 – Gesù, dice che è andato a preparare il posto, ciò supporrebbe che il nostro luogo futuro sarebbe in un altro pianeta, chiamato “Paradiso”. Da quando è dipartito Gesù a oggi, sono passati circa due mila anni e poiché ha detto, che i tempi sono vicini, per analogia potremmo supporre che lo stesso tempo è stato impiegato anche per la creazione della terra, ma su questo, Dio lo sa.  Sicuro che la lunghezza di questo giorno è stata diversa dal nostro, perché il sole ancora non era. Questo giorno e il seguito dei giorni della creazione, a che tipo di tempo devono essere, quindi, riferiti?  
2 Pietro 3:8  Or quest’unica cosa non vi sia celata, diletti, che per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni come un giorno.
Dio, in Genesi 1:1 ha creato il cielo e la terra, senza che abbia specificato la lunghezza del tempo, ma che all’inizio esso era zero. Riferendoci alla teoria del “Big Ben”, Dio con la sua Parola, abbia creato l’universo in un lampo, ma nello stesso parla di giorno, quindi su questo “istante” o più, Dio lo sa.
Tornando ai motivi della creazione: Genesi 1:6  Poi Dio disse: «Vi sia una distesa tra le acque, che separi le acque dalle acque». Dio decide di attivare il ciclo della vita. Inizia con la separazione dell’acqua. Una massa, sarebbe il mare e l’altra massa sarebbe quella sospesa nel cielo, composta dalle nuvole, atte a innaffiare la terra e far crescere il prodotto per la sussistenza dell’uomo. Nessuna goccia d’acqua sarebbe fuoriuscita dalla terra, che avrebbe potuto perdersi nell’universo, così tutta l’acqua che va su, discende giù, per ogni tempo. 
Quando Dio dice che è “buono”, è perché si dà gloria per l’opera che ha compiuto? No, Dio non ha motivo di darsi gloria, perché essa gli appartiene, ma allora perché dice che ciò era “buono”? Per il solo fatto che ciò era buono per la vivibilità dell’anima vivente dentro al “Giardino”, e dopo per l’uomo fuori di esso. Infatti, nel primo verso Genesi 1:1 quando Dio creò il cielo e la terra, non dice che erano buoni, ma in questa fase Dio comincia a dirlo. Così Egli, provvede per il cibo, (ricordiamoci che Dio sta operando sulla materia e per la materia) per mettere in funzione la vita fisiologica della sopravvivenza per l’uomo. La produzione del cibo deve essere continua per ogni età, quindi Dio mette il seme dentro ogni frutto e anche dentro l’uomo stesso, così tutto si riproduce in perpetuo, fino a quando Egli non deciderà la fine dei tempi.
Genesi 1:11 Poi Dio disse: «Produca la terra della vegetazione, delle erbe che facciano seme e degli alberi fruttiferi che, secondo la loro specie, portino del frutto avente in sé la propria semenza, sulla terra». E così fu. Interessante notare come Dio, per primo fa crescere l’erba e dopo crea gli animali, e il frutto sarà per nutrire l’uomo. Possiamo intravedere uno spazio temporale fra l’apparizione dell’erba poi quella degli animali e quindi l’anima vivente, così l’uomo ha trovato i frutti per alimentarsi. La faccia della terra cominciò ad acquistare un nuovo aspetto, e se prima vi era lo strato di vapore che la avvolgeva, ora vi sono il mare ed una fitta vegetazione che la copre.  L’uomo, avrà una esistenza ibrida, quella di toccare con i piedi la terra contaminata, e il suo cuore che tende al cielo, per lodare il suo Creatore.
 Pace e fede nel Signore
Dr.G.Drago

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