martedì, novembre 17, 2015

L'APOSTOLO PIETRO



Matteo 16:18  …….che tu sei Pietro, e sopra questa pietra io edificherò la mia chiesa,………...
Matteo 16:3  Vattene indietro da me, Satana; …………tu non hai il senso alle cose di Dio, ma alle cose degli uomini.
Isaia 45:7  che formo la luce, e creo le tenebre; che fo la pace, e creo il male. Io sono il Signore, che fo tutte queste cose.
Se la luce è stata formata e le tenebre sono state create da Dio, come può la mente umana coniugare il senso di questi due procedimenti che contrastano la ragione umana e sconvolgono la logica del pensare, quando Gesù pose fiducia in Pietro e poco tempo dopo lo ripudiò? Come valutare la negazione di Pietro, quando doveva confermare maggiormente la sua fiducia al Maestro? In quel particolare momento dell’arresto di Gesù si sono verificate diverse situazioni anomale che sfuggono alla comprensione umana. Pietro, avendo conosciuto la verità di Dio in Gesù ed essendo stato testimone della sua potenza, tuttavia non è riuscito a proclamare con tuta la sua mente, con tutto il suo cuore e con tutto se stesso, che Gesù era il Figliolo di Dio. Egli in un attimo, cancellò tutto il passato nel quale fu apostolo e roccia di fede accanto al Maestro. Egli ebbe il privilegio di camminare con il Messia e fu testimone in tutto il ministero di Gesù ma a differenza di Giovanni Battista, che per fede credette e proclamò Gesù Figlio di Dio fino ad affrontare la morte. Non lo fu Pietro che, sebbene, avesse negato di conoscere Gesù, egli fu reso degno di ricevere e di tenere le chiavi della chiesa appartenente al suo unico Pastore. E’ imperativo, conoscere il perché egli meritò questo privilegio. Se, in un primo esame, potessimo giudicare Pietro con disprezzo, ci sfuggono ai motivi del giudizio, quel più eccelso, datogli da Gesù. Siccome Dio guarda i cuori, sicuramente, quello di Pietro fu degno agli occhi di Dio, per cui, sta a noi trovare le doti nascoste del grande apostolo. Il fatto sta, che in questa circostanza, pur restiamo attoniti del comportamento di altri due uomini che hanno negato Gesù poco prima della sua condanna. Infatti, se Pietro, negando di conoscere Gesù l’ha tradito, Giuda affermando di conoscerlo l’ha tradito. Lo stesso Pilato, che nella posizione mediana dei due soggetti, conosceva Gesù tramite i suoi sottoposti. Potendo, egli decidere liberamente a suo favore, se ne lavò le mani, tradendolo.
 Considerando Pietro, e scartando gli altri due personaggi perché lontani dal nostro assenso, egli rispecchia in ogni suo punto il carattere umano, che di fronte a circostanze estreme esso è imprevedibile. E su questa imprevedibilità, Gesù ha voluto porre la sua fiducia, perché Egli ci ha trasformato in prevedibili di fronte alla scelta della fede in Dio, poiché credendo in Lui, nulla ci distoglierà da essa. E’ da considerare, allora, che Pietro, trovandosi di fronte alla possibilità di essere incriminato, abbia avuto un attimo di smarrimento nel seguire la voce dello spirito, preferendo, invece, quella della carne. Se l’uomo, come dice Gesù, deve essere valutato dal frutto che produce, quindi nel suo complessivo essere, Pietro avrebbe qualcosa da vantarsi. Ti farò pescatore di uomini, Gesù gli disse, per la sua costanza e lo fece capo della Chiesa, per la sua ubbidienza dimostrata nel buttare le reti, dove il Maestro gli aveva indicato, senza tergiversare. Il ruolo di Pietro fu di guida negli apostoli e sarà sempre il portavoce e il punto di riferimento dell’umanità, poiché leggendo il suo carattere, vediamo il nostro che sarà ben compreso da Gesù.   

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