II Samuele cap.24. Questo capitolo
in cui parla della collera o ira del Signore, come altri preferiscono tradurre,
è poco commentato perché contiene nel primo verso un’esplicita rivelazione di
come il Signore abbia avuto ira nei confronti di Davide, motivo per il quale lo
incitò ad annoverare il popolo e in I Cronache 21, che tratta lo stesso
avvenimento, dice che satana incitò Davide ad annoverarlo. In 2 Samuele 12:13,
nei quali versi il profeta Natan dice, che il Signore ha perdonato il suo
peccato e non lo farà morire, ma che la
spada non si allontanerà dalla sua casa. Questa sentenza rivolta a Davide,
servitore amato da Dio, sembra che a satana non gli sia sembrata tanto rigorosa.
Ci si accorge che, la stessa, rispecchi la situazione di Giobbe, quando satana questionò
la troppa magnanimità di Dio che nutriva nei confronti del suo servitore. Jobbe
cap.1:6,12. Si può supporre che, si tratta di un’organizzazione divina, in cui,
Dio è Re assoluto e universale su tutto il creato e l’angelo Lucifero creato e
divenuto satana oppositore, con il potere ricevuto, meticolosamente rivede e
controlla le decisioni di Dio per un fine a noi sconosciuto, ma che i suoi
interventi, vertono verso un’opposizione uniforme, senza equità né valutazioni
di amore, ma sono eseguiti in maniera intransigente per l’ottenimento dello
scopo. Il fatto che satana, principe di questo mondo, faccia accadere tutta
questa depravazione e corruzione e che sembra, contrastare in toto la volontà di
Dio, altro non è, che l’esecuzione rigorosa e abbreviata del destino già stabilito
da Dio, che è quello, di lavorare l’uomo in questa terra, facendogli acquisire la
conoscenza del bene e del male e trasferirlo nel pianeta, Paradiso, ove già il
ladrone, che era in croce accanto a Gesù, sta. Raggiunto l’uomo, questo luogo, che
Gesù sta preparando ed è in fase terminale, Dio gli darà potere di guidare gli
angeli. La peste che indirettamente scelse Davide, è stata una condizione
necessaria di esperienza terrena che l’uomo doveva passare, per la quale,
satana o angelo sterminatore aggravò la mano, per quel principio di abbreviazione
dei tempi ma che Dio decise di fermarlo per amore. Tutto fa capo a un piano
divino, che è fuori dalla portata della comprensione umana, essendo che
abbraccia, per quello che possiamo comprendere, il visibile e l’invisibile, il
logico e l’illogico. Se Dio, per la sua indiscutibile potenza universale, non
ha distrutto satana e sembra che non lo distruggerà ma che lo incatenerà a tempo
indeterminato nello stagno di fuoco, occupa una posizione paragonabile, per
certi aspetti, a quello di un pubblico ministero di una corte di giustizia. Solo
in questo modo, possiamo comprendere che, il suo lavoro è necessario per un
fine superiore e infinitamente complesso e che sia chiamato a fare questo
lavoro per ottenere in bilanciamento della distribuzione degli incarichi divini
a noi oltre modo sconosciuti. Se la terra è lo scannello di Dio, è da pensare
che il suo luogo non sia distante da essa, supponendo che centri la distanza, poiché
può anche darsi che centri anche il pensiero, per cui i comandi e le esecuzioni sono
in stretta vigilanza sia da Dio che da satana. Essendo che l’uomo è l’immagine
di Dio e che per derivazione il carattere e il sistema organizzativo umano sono
la proiezione della sua immagine, per cui, il nostro sistema non si discosterebbe molto da quello
divino. In fatti, Gesù dice che Egli berrà il vino nella grande mensa, ove saremo
con Lui e i patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe. Tutto ciò, lasca pensare che
il sistema terreno si ripeta ma in forma, questa volta perfetta, ove in Paradiso,
regnerà la pace e la vita sarà eterna, poiché la morte è stata sconfitta per
sempre. Se diamo uno sguardo, ci accorgiamo che tutto ciò che ha detto Gesù sta
avvenendo in tutto il modo contemporaneao a quello che ha profetizzato Gesù che è
universalmente vero.
Pace e fede nel Signore
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