lunedì, settembre 26, 2016

CREDO O FEDE




Se il credo religioso è l'affermazione della propria credenza a Dio, vuol dire che con la propria esperienza materiale e cognitiva, si è formulata una ferma convinzione nel pensiero che permette di discostarsi dalla tangibilità terrena per vagare nell’aria dell’invisibile. Si creerà, così, un rapporto trascendentale, tra la realtà invisibile che si manifesta nel pensiero e la realtà del divino che opera nell’essere. Giovanni 11:27 Ella gli disse: Sì, Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che doveva venire nel mondo. In questa risposta, della donna samaritana, coincide il credo tangibile terreno con quello trascendentale, poiché Gesù, divino, è anche materialmente presente. Giovanni 20:29 Gesù gli disse: Perché mi hai visto Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto. Qui, prende corpo, dopo l’esperienza materiale di Tommaso, il credo trascendentale in Dio, poiché l’apostolo vaga nell’area dell’invisibile e che a parità della donna, egli confessa la realtà di Cristo Figlio di Dio. Considerando il nostro credo, a differenza di Tommaso, si deve, invece, avere un obbligo, non solo di credere ma di predicare il credo in Cristo.  
Considerando la fede, partiamo dal significato terreno, in cui, l’art. 143 c.c., dichiara, che essa è uno degli obblighi che nascono dal matrimonio. Secondo la giurisprudenza, la fedeltà è da intendere non solo come astensione da relazioni extraconiugali, ma quale impegno di non tradire la reciproca fiducia ovvero di non tradire il rapporto di dedizione fisica e spirituale tra i coniugi, che dura tutta la vita. Tramite Gesù, come tangibile realtà vivente, si è conosciuto Dio invisibile. Così il credo è divenuto fede, che oltre a rilevare se stesso nel pensiero reale è in grado di sensibilizzare il rapporto col divino, poiché ora l’uomo è cresciuto e deve impersonare col cuore la volontà di Dio sulla terra. Avendo raggiunto la sfera della fede, l’uomo è divento spirituale, sensibile alla voce dello Spirito e da questo cambiamento radicale, egli comincia a comprendere quello che molti non intendono. Avendo, però, l’uomo raggiunto, la sensibilità di sentire la voce dello Spirito, se pensa che abbia raggiunto il massimo rapporto col divino, secondo le Scritture, ancora manca un’altra virtù la quale è richiesta da Dio come principale.  Matteo 14:31 E prontamente Gesù distese la mano, e lo prese, e gli disse: O uomo di poca fede, perché hai dubitato?      
Ecco che, il dubbio è divenuto un grosso masso d’intoppo che può annullare sia il credo sia la fede e l’uomo spirituale, può diventare pula. Essendo che si può essere come Pietro o meno ancora, se la prova che cadrà sulle nostre spalle, non fosse il camminare nel mare ma quella di confessare il nome di Gesù davanti a tutti, specie davanti ai concistori in cui ci obbligano di negarlo.  Marco13:11  Ora, quando vi condurranno via per consegnarvi nelle loro mani, non preoccupatevi in anticipo di ciò che dovrete dire, e non lo premeditate; ma dite ciò che vi sarà dato in quell’istante, perché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. Solo con la fede in Gesù e alle sue promesse possiamo avere la forza di convincimento di persistere fino alla fine, ed essendo la morte inevitabile, sarà un atto liberatorio e salvifico confermare la fede incondizionata a Dio. A questo esame, resta pur un incognito futuro se sarà o no confermata tale fede, o come Pietro, si potrebbe dubitare.  Solo Dio lo sa, poiché tutto è nella sua eccelsa discrezionalità di Giudice e di Padre Celeste. Potrebbe, forse accederci la stessa situazione di Pietro, che Dio, in quel momento, tramite il suo Spirito Santo, parlerebbe per noi, allora, saremmo veramente salvi.
Pace e fede nel Signore

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