lunedì, ottobre 24, 2016

I TRE GIORNI DI CRISTO



 
 Lettera ai Romani 14:9  Poiché a questo fine Cristo è morto, è risuscitato ed è tornato in vita: per signoreggiare sui morti e sui vivi. Questo brano, quando mai enigmatico, specifica che Gesù è risorto, ma dice anche che Egli è tornato in vita. Se la resurrezione è già il tornare in vita, come mai il verso ripete, che Egli è tornato in vita?  Se Dio è Dio dei vivi, avrebbe Gesù, signoreggiato sui morti?  Vulgate 14:9  for because of this Christ both died and rose again, and lived again, that both of dead and of living he may be Lord. Questi versi sono o no concordi con quando Gesù disse ai Sadducei: Luca cap.20:38  Il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, non è Dio dei morti ma Dio dei vivi?  Leggiamo Apocalisse 1:5…..e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dai morti e il Principe dei re della terra. A lui che ci ha amati, ci ha lavati dai nostri peccati nel suo sangue…., Notiamo che Gesù è il primogenito dai morti. Non dice “dei” morti ma “dai” morti. Ciò vuol dire che, Egli, il vivente, è il primogenito uscito dai morti, il che indica un movimento che Egli ha fatto, dopo essere entrato in spirito tra i morti, perché divino e perché ha ricevuto lo Spirito di Dio in somiglianza di colomba nel battesimo. Come primizia della resurrezione dai morti, questa posizione è stata acquistata, dopo che Egli è risalito in spirito, dall’Ades ed è entrato nel suo corpo giacente nella tomba, poi, Egli risorge.  Diverso sarebbe stato se fosse stato scritto il primogenito dei morti, poiché questa espressione, indicherebbe che tra tutti i morti, Lui, sarebbe risorto come primogenito, e ciò, è contrario al principio divino, essendo che Gesù è la seconda persona della Trinità, quindi, l’eterno vivente. Dopo i tre giorni che Gesù è stato negli inferi, è il primogenito della resurrezione, poiché, Dio fa iniziare la fase della resurrezione degli uomini, da Gesù. Questa resurrezione è quella, di cui, parlò Maria, sorella di Marta e di Lazzaro, che tutti gli uomini avranno, per mezzo di Gesù all’ultimo giorno.
Considerando che gli uomini corruttibili, risorgeranno con un corpo incorruttibile, Gesù, durante la sua dimora sulla terra, era già in corpo santo e incorruttibile dalla nascita, fino al suo sacrificio della morte e il suo Spirto, dopo che ha fatto risorgere il suo corpo, Egli, torna in vita, tra gli uomini, con le stesse condizioni di prima. Ecco perché mostrò le sue ferite e mangiò insieme agli apostoli. Così Egli, risorto, torna in vita nel mondo, come confermano le Sacre Scritture. Il fatto che Egli, signoreggia sui morti e sui vivi, ha un significato allargato e abbraccia sia l’umanità sia il creato.  Tuttavia, possiamo dire che Gesù, quando scese negli inferi, fu Signore dei morti? Certamente no. Infatti, poteva Gesù, vivente, avere signoreggiato sui corpi morti? Ciò contraddice la logica divina. Gisto è, che Egli, signoreggiasse tra le anime dei morti dei corpi morti terreni, che nell’Ades, sono anime in attesa e che furono da Gesù evangelizzate.  Se per tre giorni e tre notti, il profeta Giona fu dentro il pesce: Matteo 12:40  Infatti, come Giona fu tre giorni e tre notti nel ventre del grosso pesce, così starà il Figlio dell’uomo tre giorni e tre notti nel cuore della terra. Anche Gesù, nei tre giorni e tre notti, fu nella tomba, come corpo e che scese negli inferi, in spirito, come entità o persona divina. Solo quando Gesù ritornò dall’Ades, s’incarnò nel suo corpo giacente nella tomba e risorse. Dopo che la pietra della tomba fu smossa, Egli, tornò in vita, cioè tornò nella luce del giorno terreno.
Da come sappiamo che nell’Ades, vi sono le anime? Salmo 16:10 …io so che tu o Signore non lascerai l’anima mia nel sepolcro. Tutto questo Gesù poteva farlo, per la sua natura divina, ecco perché dice agli apostoli. Giovanni 8:21 Gesù dunque disse loro di nuovo….là dove vado io, voi non potete venire. Come possiamo comprendere questo mistero di metamorfosi divina se non consideriamo che Gesù nascendo dal seme di Dio, diventa uomo e affronta la morte e innesca l’inspiegabile fase della sua resurrezione, se non comprendiamo che Egli appartiene a un altro mondo? Se tutto ciò è vero, come esso è vero, allora l’uomo ha una speranza di essere eterno e se qualcuno non fosse ancora persuaso, allora osservi i tempi e la tribolazione preannunziata da Gesù più di due mila anni fa, che sta avverandosi puntuale oggi.  Era necessario che Gesù andasse negli inferi a evangelizzare la buona novella, poiché ha inglobato anche il vecchio Testamento della sua missione di salvezza, essendo che, loro già conoscevano la morte e placavano l’ira di Dio con i sacrifici, sapendo che, non erano sufficienti per la salvezza ma che un giorno lo sarebbe stato alla venuto del Messia, e ora l’hanno visto e l’hanno ascoltato.  
Possiamo dire che, se Dio ha creato l’uomo, certamente lo salverà, dalla morte, perché Dio è Dio e nulla è impossibile a Lui.
Pace fede nel Signore.                 

Nessun commento: