Atti cap. l:9 Nel leggere le Sacre Scritture, ci si accorge che la mente
umana è collocatrice di fatti straordinari che suscitano una profonda riflessione
intorno all’esistenza divina e alla sua straordinaria potenza che, superando le
leggi fisiche terrene, mostra fatti inspiegabili che sbalordiscono. Essi portano
a considerare come sia possibile il verificarsi di certe cose nella nostra
realtà, con il suo mistero che apre spiragli dell’esistenza di Dio. Nell’osservare
il fatto straordinario, nasce un desiderio presuntivo di essere partecipi di
quel momento magico, essendo che lo spirito dell’uomo spinge l’animo a interessarsi
di conoscere le cose impossibili. L’atto dell’ascensione di Gesù, superando ogni
cognizione di legge, lascia nel cuore un rilevante senso di sorpresa e fa
riflettere, come sia stato possibile che un corpo si sia sollevato senza peso. Ancora,
il fatto che si tratti di Gesù, l’interesse diventa ricerca e approfondito
studio dell’immagine trascendentale che con forza fa esaminare il fatto, dando
estremo valore, all’esistenza del suo mistero. Queste considerazioni sopra
espresse, danno anche una forte convinzione di accettare, come possibili, alcuni
miracoli fatti da Gesù agli uomini. Se, pur, essi sono osservati con stupefazione,
approdano nella mente come eventi straordinariamente veri, con la chiara convinzione
della capacità e della potenza, che quello che fa Gesù, nessun uomo può fare. Alla
meraviglia si associa la consapevolezza che tutto ciò che siamo e che ci
circonda è parte della facoltà di Dio, per cui, oltre il visibile, domina la sua
potenza infinita realmente stabile. Il punto di collegamento che l’uomo ha con
l’invisibile, non è il pensiero ma la fede, tuttavia, esso coopera per il
raggiungimento di un cuore puro al cospetto del divino. Esso può avere accesso
al dialogo trascendentale e avere la facoltà di immaginare il luogo ove si elargiscono
la benedizione e la luce. Essendo, però debole, spesso coopera con la coscienza
e fallisce peccando contro Dio. Il pensiero è quello che guida l’uomo sia nella
realtà sia nell’ignoto, esso pur avendo dei limiti, possiede le basi per arrivare
a percepire la dimensione dell’invisibile e leggere lo stato metafisico dell’inconcepibile.
Considerato quanto detto sopra, facciamo un tentativo di interpretare l’ascensione
di Gesù, riferendoci ad altri fatti narrati nelle Sacre Scritture. Atti 1:9, Nell'
ascensione, descritta, osserviamo il Signore Gesù che sale lentamente davanti a
tutti i discepoli e subito dopo una nuvola lo toglie dinanzi agli occhi loro. Questo
meraviglioso miracolo pur non passando inosservato agli uomini, ci impone anche
una riflessione.
Come mai il profeta
Elia, uomo e servatore di Dio, ebbe il privilegio di ascendere con una
manifestazione singolare, accompagnata da folgore, fuoco consumante e cavalli che
trainavano un carro fiammeggiante e con Gesù, Figliolo dell'Iddio vivente, l’ascensione
si mostrò, con una così semplicità, che gli uomini si sarebbero, ancora potuti sbagliare
nel dare credito più a Elia che a Gesù. Diversamente non è stato. Perché?
Su questo il
Consultore ci dice che, come il figlio del pescatore, mandato dal padre a
pescare, dopo avere messo una grande quantità di pesci sulla barca, deve portarli
al padre, cosi Gesù dopo aver riscattato l'uomo con il sacrificio della croce e
vinto la morte, ancora deve presentarsi al Padre per dichiarare che ha vinto il
peccato del mondo. Così, il momento dell'ascensione non è il termine della sua
opera redentrice sulla terra, ma è solo il passaggio tra la terra e il cielo
per poi Gesù presentarsi al Padre. Mentre agli occhi dell'uomo sembrò di non essere
accaduto nulla, nei cieli successero molte cose. Egli fu accolto con grande reverenza
da tutti gli angeli e arcangeli, si ricordi Salmo 24:7 Alzate i vostri capi. ..
Lasciate entrare il Re di Gloria, poi si sedette alla destra del Padre, dopo
essere stato innalzato e coronato. L’ascensione fu il punto cardine del
ministero di Gesù in cui l'umanità fu testimone della sua dipartita, ove il
popolo si rese conto di avere avuto la visitazione del Messia e che veramente
Gesù, era il Figliolo di Dio. L’ascensione rappresenta il modo di come saliremo
in cielo per seguire la via tracciata da Gesù, e come, Gesù vide la croce, similmente
a una spada conficcata nel cuore di satana, noi vedremo il mondo che ci ha
prodotto gioia e dolore.
Pace e fede
nel Signore
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