mercoledì, maggio 07, 2014

L'INVISIBILE




Non poche sono le domande, risultate in solute, per sapere di più della natura, di Dio o il perché Egli non si manifesta in modo visibile e inequivocabile all’uomo. Giovanni 4:24 Iddio è Spirito; perciò, conviene che coloro che l’adorano, l’adorino in ispirito e verità. Quest’affermazione non lascia dubi che Dio è Spirito, tuttavia il nostro pensiero, incapace di poterlo identificare resta avvolto in un immenso mistero. Lo immaginiamo corporale come noi, quando Dio dice che ha creato l’uomo alla sua immagine o leggiamo che Egli interviene in difesa con la sua mano di giustizia, diversamente quando dice che ci protegge sotto le sue ali. Di fronte alla diversità di questa descrizione è difficile, se non impossibile, arrivare minimamente a immaginarlo.  Per questo motivo, con assidua frequenza, leggiamo le Sacre Scritture per comporre questo difficilissimo puzzle e arrivare a concepire, almeno, in linea di massima la sua persona. Volendo impegnarci a scoprire la sua persona, cominciamo a considerare alcuni fattori guida, che credo che ci porteranno a una logica, esaustiva al quanto, vicina.
Nel dire Dio che è Spirito, ha Egli indicato la sua vera natura invisibile o ha posto un limite temporaneo alla vista dell’uomo?
Sappiamo dalle Sacre Scritture che quando saremo nel suo Regno lo vedremo per come, Egli è. Questo significa, che se Egli è Spirito lo vedremo in Spirito se è corporale lo vediamo tale.  Il fatto sta che all’uomo come Mosè, Egli dice “tu non puoi vedermi e vivere”. 
Perché, Dio non permette di essere visto? E’ perché Dio è Luce e l’uomo possa accecarsi e morire o perché l’uomo è contaminato dal peccato? Se per questo ultimo motivo, allora bene si capisce che Adamo ed Eva, nel giardino dell’Eden vedevano Dio passeggiare, o in modo corporale o come Egli è, perché essi erano “anima vivente”.
Si comprende, allora, il motivo per cui, essendo l’uomo contaminato dal peccato, ora non può stare di fronte a Dio, né vederlo, non perché Dio sia impotente davanti al peccato, ma per la sua perfettissima Santità, non permette visione frontale con esso, e solo in modo eccezionale lo permise a Mosè, di essere visto solo di spalle.
E’ ragionevole pensare che se da principio Dio fosse visto e passeggiava con l’anima vivente, ora dall’uomo contaminato si nasconde, cioè si rende invisibile ma presente, perché l’uomo non è più meritevole di vederlo. Questo stato di separazione, però, non poteva persistere tra Dio e l’uomo, avendolo condannato a pene eterne, per almeno due motivi. Per il primo motivo, l’uomo è creatura formata dalle stesse mani di Dio e non può sussistere che a Dio creatore perfettissimo, gli sia posto un vincolo di separazione causata dal peccato, perché Egli è Dio unico. Secondo punto, Dio ha necessità, secondo i suoi piani di annullare il peccato entrato o fatto entrare, per un fine a noi sconosciuto, nell’uomo e per la necessità di riportare tutto allo stato primiero, quello di “anima vivente” .
 Bene, allora comprendiamo che questo vincolo della limitatezza dell’uomo nel vedere Dio, non è stato posto ma è stato conseguenza della disubbidienza dell’uomo. Questo spiegherebbe la fase esistenziale dell’uomo sulla terra per raggiungere, per mezzo di Gesù, l’incorruttibilità. Quando Gesù disse – tutto è compiuto – Egli avrebbe completato questa fase di decisione di Dio, di redimere l’uomo caduto e per renderlo idoneo a rivedere Dio, come Egli è.
Gesù, oltre a essere l’artefice per rimodellare il cuore dell’uomo al volere di Dio è anche la proiezione dell’invisibile Dio sulla terra.  Calossesi 1:15 EGLI è l’immagine dell’Iddio invisibile, il primogenito d’ogni creatura.
Perché, per sanare quel peccato, Dio, invisibile, si rende visibile proiettando la sua immagine in Gesù e aggirando la sua stessa legge, per salvare l’uomo, permette che tutto il peccato fosse assorbito da Gesù. Il Giusto è sacrificato per l’ingiusto, offrendo in sacrificio la sua vita.   Così Gesù, Parola di Dio fatta carne, per mezzo di Maria, assume sul suo corpo tutto il peccato del mondo, sacrificando con la morte la sua carne per giustificare di fronte a Dio, la carnalità dell’uomo, dove è detto che “l’uomo non è altro che carne”.
Non è poca cosa che Gesù ha scelto di scendere sulla terra. L’ha fatto, per affrontare il sacrificio, perché l’uomo potesse essere nuovamente vivificato come creatura di Dio. Il Signore, non può essere visto, perché Dio non permette che il peccato sia di fronte a Lui, ma l’uomo ne può sentire la sua voce.
Ebrei 3:15  ……….Oggi, se udite la sua voce, non indurate i cuori vostri, come nel dì della ribellione.
Per avere questa esperienza, non è sufficiente essere credente. Per i tempi corrotti che corrono, ognuno deve abituarsi a percepire la profondità dell’anima e dello spirito, allora, si aprirà il varco verso il cielo per udirlo.  
Dobbiamo noi stessi essere spirito per comunicare con lo Spirito di Dio. Egli è il Dio della pace e non della confusione. L’uomo sarà avvolto nel nulla e resterà nel nulla se non si abbandona a Gesù.  Come Dio, in una singolarissima occasione, permise a Mosè di essere visto di spalle, attraverso Gesù, ora possiamo rivederlo per come Egli è e vivere. 
         2 Corinzi 4:4  fra i quali l’Iddio di questo secolo ha accecate le menti degl’increduli, acciocché la luce dell’evangelo della gloria di Cristo, il quale è l’immagine dell’invisibile Iddio, non risplenda loro.  
Attenti a distinguere l’iddio di questo secolo con Dio, Creatore. Il libero arbitrio non è libertà di scelta ma giusta scelta. Se Dio è con noi, vuol dire che questa scelta, l’ha già fatta Lui in noi. ”Vi ho scelto prima che il mondo fosse”.
Pace e fede nel Signore
Dr. Giuseppe Drago


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