Matteo
27:38 Allora furono crocifissi con Lui due ladroni: l’uno a destra, l’altro a
sinistra.
L’esecuzione della condanna, dopo
la pronuncia della sentenza, non suscitò alcun dissenso tra il popolo, solo nei
famigliari di Gesù, vi fu profondo dolore e fra questi, Maria e Giovanni. Non
sono menzionati gli apostoli, che sembrano essersi rifugiati in un alto solaio,
compreso Pietro che si unì a loro, dopo il diniego. Questo triste spettacolo se
incute una colpa indelebile, lascia un vuoto incolmabile di rimorso e di
mistero nell’animo dell’uomo, per non aver visto in Gesù, il Messia. Ancora più indecifrabile è il quadro che si
prospetta al mondo, nel vedere Gesù crocefisso insieme a due ladroni. Se fu
ironia, scrivere che Costui dice di essere il re dei giudei, più offensivo fu, per
il popolo giudeo, crocifiggerlo insieme a due ladroni. Cioè, i romani avrebbero
deriso i giudei, se quel tale uomo, giudeo,
a torto o a ragione, che diceva di essere il re dei giudei, (Luca 23:38) fosse
posto tra due ladroni.
Tuttavia, la
comprensione del quadro sacrificale, diventa più ardua quando Gesù - Matteo
5:17 NON pensate ch’io sia venuto per
annullar la legge od i profeti; io non son venuto per annullarli; anzi per
adempierli - nell’adempiere il sacrificio
si fa porre accanto ai due briganti, per mandare un messaggio scritturale.
Dove,
allora, possiamo trovare il riferimento o il significato, coincidente con
quello dei tre, crocefissi nelle Sacre Scritture? Considerando, Gesù, che ha
detto che Egli è la via, la verità e la vita, certamente basterebbe scoprire
dove e in quale circostanza nel vecchio Testamento è menzionata la parola vita,
o via, o verità e provare a vagliare gli indizi rivelatori di una di esse per
ottenere il significato del mistero delle tre croci.
Genesi
2:9 Dio
il SIGNORE fece spuntare dal suolo ogni sorta d’alberi…………, tra i quali
l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e
del male.
Se l’albero della vita è attore nel principio
del mistero di Dio e continua a esserlo nel Regno, certo è che si riferisce a
Gesù. Infatti, Dio piantò nel mezzo del Giardino l’albero della vita, di cui
Adamo e Eva potevano mangiarne, - loro, anime viventi, ne potevano mangiarne, poiché
cibandosi del frutto dell’albero della vita, vivevano in per perpetuo. Infatti,
quando essi furono scacciati, non furono più anime viventi ma mortali. Insieme all’albero
della vita, fu piantato da Dio l’albero della conoscenza del bene e del male,
di cui non conosciamo di quanto distante fosse, dall’albero della vita, certamente
anch’esso, stava nel centro. Se la conoscenza del bene e del male, avesse preso
una configurazione strutturale simile e comprensiva di due rami che s’intrecciano
arrampicandosi nel tronco dell’albero della vita e poi nella sommità, diramandosi
costituissero a destra il ramo della conoscenza del bene e a sinistra, il ramo
del male, si configurerebbe esattamente il quadro delle tre croci del calvario,
ove Gesù, fu posto a centro come, la vita. Infatti,
Dio lo risorge. Ai lati, stanno le croci dei ladroni, di cui uno
rappresenta il ramo della conoscenza del bene, che riconosce Gesù come Figlio
di Dio e l’altro ramo, il male, che lo nega. Ecco la prova e il motivo perché
Gesù fu crocefisso accanto ai due ladroni. Oggi
stesso tu sarai con me in Paradiso, non è altro che il riferimento della
salvezza dell’uomo che riconosce Gesù come Figlio di Dio. Le tre croci sono
state lette e abbiamo ricevuto anche il significato che Gesù ha voluto mandare
al mondo, che nel Golgota fu espresso il messaggio più spirituale che Gesù abbia
dato al mondo, prima di morire, ove Egli, non potendo parlare ha parlato il suo
corpo e il suo sangue.
Pace e fede nel Signore
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