domenica, maggio 29, 2016

SACRIFICI INUTILI



Isaia 1:14 ..i vostri noviluni e le vostre feste li detesto e mi sono di peso.
La Festa del Novilunio fu istituita da Dio come rito perenne (2Cron 2:3), questo giorno di luna nuova, era celebrato con preghiera detta della “riunione”.  
Sebbene, oggi, questa festività dovesse sembrare in disuso, la sacra Scrittura ci conferma che essa è stata istituita da Dio per essere una ricorrenza perenne. Il popolo di Israele non avrebbe fatto tale oblazione, se Dio non si fosse manifestato con potenza, facendo sentire loro la sua voce. Come mai, non si è inclini a osservare questa ricorrenza? Ebrei 8:8  Dio infatti, rimproverandoli, dice: "Ecco, vengono i giorni che io concluderò con la casa d’Israele e con la casa di Giuda un nuovo patto…..(8:10………, io porrò le mie leggi nella loro mente e le scriverò nei loro cuori; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo).  Marco 12:33  ……..e che amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta l’anima e con tutta la forza, e amare il prossimo come se stessi vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici.
Da quest’ultimo verso, dovrebbe scaturire un’assoluta ubbidienza a Dio, in cui, l’uomo lo ringrazia per il benefico della vita. Se, però, Dio mantiene la sua promessa, la stessa cosa non può dirsi per l’uomo, poiché dalla sua accomodante preghiera, motivata dal fatto che si è allontanato o perché in essa si esprime indirettamente un forte sapore di mondanità, quest’attitudine provoca l’accadimento di un rimprovero severo da parte di Dio, come si legge dal profeta Isaia 1:14, sopra enunciato.
Il rimprovero che scaturisce da Dio, non è odioso, come quello legiferato ai tempi di Mosè, occhio per occhio e dente per dente, poiché ciò cozzerebbe con il carattere della persona di Dio, che è Amore. Il suo rimprovero è uno sprono che vuole condurre la creatura a intendere le vie divine e, quindi, più facilmente avere il favore di Dio. Grave sarebbe stato, se Dio non avesse parlato, lasciando l’uomo senza una meta, nel viaggio misterioso della vita, che ha come oggetto, l’universo. Se fosse stato di quest’ultimo indirizzo, il Signore, non avrebbe certo creato l’uomo con le sue stesse mani. S’intravede, da questo rimprovero, un legame indelebile tra Dio e l’uomo, infatti, come Gesù fa parte della Trinità di Dio, l’uomo è la proiezione della sua Trinità sulla terra. Se non fosse così, Dio, non avrebbe dato all’uomo un mondo su cui vivere, chiamato, Terra, che è lo scannello dei suoi piedi, posto nel salotto dell’universo. Da questo nasce, nel cuore dell’uomo, una condotta irreprensibile di testimonianza di un credo molto espressivo, che supera la stessa cognizione dell’esistenza e si concentra nel valore divino superiore ed eterno, rispetto a quello temporaneo del mondo. Non per nulla, Dio mandò sulla terra il Figlio Gesù, per tendere una mano allo zoppicante uomo, resosi tale, disubbidendo la condizione familiare offertagli da Dio, nel primo luogo, ab antico.  E’ bene, ora, che l’uomo si ripristini dalle sue scorie e si volga indietro a sanare la condizione dove ha lasciato la via maestra che lo collega a Dio, senza ascoltare quelli che invocano il detto, che bisogna sempre guardare avanti.
Pace e fede nel Signore


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