mercoledì, giugno 22, 2016

ISRAELE CHIEDE UN RE



         1 Samuele 8:5  Ecco, tu ormai sei vecchio e i tuoi figli non seguono le tue orme; or dunque stabilisci su di noi un re che ci governi come avviene per tutte le nazioni. La decisione di cambiare un sistema, è causata o da una discontinuità politica o dal mal governo di un precedente sistema. E’ strano che il popolo di Israele, sotto la guida del profeta Samuele e poi da quella dei suoi figli, a causa del loro poco corretto comportamento, il popolo abbia deciso per il cambiamento. Come leggiamo, le cause, sono da attribuirsi da un lato alla vecchiaia di Samuele e dall’altra a mal governo dei suoi figli. Se la richiesta del popolo dovesse apparire giustificata, in realtà nasconde un motivo occulto. Manca la perseveranza di una fede coesa e il riconoscimento dei benefici ricevuti da Dio. Proprio quest’attitudine fa irritare il Signore, che nonostante il giusto motivo di richiesta, il popolo dimentica di considerare il potere di Dio, che può modificare ogni situazione. Considerando il caso, che il popolo fosse stato paziente all’insufficienza dei figli del profeta Samuele e a quello dello stesso di essere incapace a correggerli, sembra che in questo avvenimento si ripetano le condizioni simili, ma non uguali, a quelli dei figli del profeta Eli, e se Dio, in quell’occasione, intervenne in modo radicale, non avrebbe fatto lo stesso anche in questo caso per i figli di Samuele? Certo che sì.  Il popolo, però, si è comportato diversamente, e come l’acqua si modella alle variazioni del terreno, così l’uomo si modella alle difformità della vita, e nelle avversità non si ricorda di seguire i principi che gli sono stati dettati da Dio. In quest’occasione, gli occhi del popolo si volsero verso il vicino, per seguirne la sua stessa esperienza, quella di avere un re invece di un profeta, trascurando la guida divina che lo avrebbe tutelato da ogni male. In questo caso, è’ stato Dio a indurre in tentazione quel popolo, come dice la preghiera del Padre Nostro o è stato il cuore malvagio di quel popolo a deviarsi? Certo che il mal governo dei figli di Samuele ha creato queste difficili situazioni, per cui, il popolo non fu capace di perseverare al suo status quo, di essere fedele a Dio ma che, invece, fece crescere nel suo cuore la volontà di guardare altrove.  E’ stato, certamente, il mistero incomprensibile del piano di Dio che opera oltre la capacità di apprensione del nostro intelletto. E’ proprio per questa deficienza d’incomprensione, quando accade, l’uomo non deve distrarsi dalla guida del divino, anzi deve con caparbietà chiedere aiuto nel momento delle sue decisioni straordinarie. Certo che, in questo modo, l’uomo troverebbe una giustificazione se non dovesse ricevere suggerimento alla soluzione dei suoi problemi, in quel caso, il suo operare sarebbe giustificato. I fatti che sono seguiti, ci portano a considerare che l’uomo abbia preferito definitivamente il re, creatura e non Dio Creatore, e questa infausta decisione, oggi, forse ha incrementato i dissidi e le guerre. Se sono successe ai figli di Samuele le diversità organizzative di governo, certamente sarebbe successo anche oggi, sì ma in queste situazioni di mal governo dei rappresentanti divini, l’uomo avrebbe dovuto, lo stesso, seguire le vie di Dio, perché è Lui che governa e decide, non l’uomo.
Pace e fede nel Signore


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