domenica, novembre 20, 2016

IL CRISTO CROCEFISSO



         Due domande escono dalla mente dell’uomo, quella se era necessario e cosa significa la crocefissione di Cristo. Sulla prima, se era necessario. E’ quasi un obbligo fare un collegamento al principio dei fatti, cioè esaminare le cause della caduta dell’uomo e comprendere, se Dio abbia voluto o no che tutto ciò accadesse. Valutare la conseguenza della condanna, essendo che, non contenendo un termine, fu considerata eterna, cioè, non sarebbe rimasto dell’uomo, nessuna traccia né memoria nel creato. La situazione, per certi aspetti, rispecchia quella del diluvio, che Dio, stanco di avere creato l’uomo lo voleva sterminare dalla faccia della terra. Nel caso di Adamo, bisogna considerare la sua ingenuità contro il raggiro di satana, ma anche l’ipotesi, divenuta sempre più condivisa, che Dio, avendo sconfitto Lucifero e i suoi angeli, li abbia sostituiti nella terra con l’uomo, ad anima vivente, formato, in modo particolare, con le sue stesse mani. Caduto l’uomo, o fatto cadere da Dio, Egli, gli dà facoltà di conoscere il bene e il male, divenendo, dice Dio, come uno di noi. Da questa concessione, la terra ne diviene un banco di prova e di perfezionamento per l’uomo, affinché, fosse assunto nei luoghi divini, con il compito di guidare gli angeli. L’attuazione di questo divino progetto, richiedeva la liberazione dell’uomo dal peccato, affinché fosse idoneo a stare di fronte a Dio. E questa, non poteva essere fatta da un uomo, essendo che era eterna la condanna emessa da Dio. Così, la necessità della discesa di Gesù sulla terra, per cancellare la condanna e porre la condizione di salvezza era, oltremodo, necessaria, che fosse stata fatta da Gesù. Il significato della crocefissione, integra invece un complesso di riferimenti non facilmente identificabili che si collegano, all’allegorica rappresentazione figurativa del Golgota, con il Giardino dell’Eden. Innanzitutto ci si chiede, fu un caso, che Gesù fu posto in croce tra due ladroni, o Egli ha voluto che fosse in quel modo, per mandarci un messaggio?
Se leggiamo i versi nel vangelo di Matteo 5:17 Non pensate ch’io sia venuto per annullar la legge ……anzi per adempierli., ci accorgiamo che tutto quello che Gesù ha fatto e detto è stato in stretta osservanza di quanto annunziato dai profeti e confermato dalla Legge. Quando Egli operava, sulla terra, durante il suo ministero, ogni volta lasciava una traccia della manifestazione di Dio, tale che, ognuno potesse trarre uno specifico significato divino del suo ministero. Così, nel momento in cui battezzava, come fatto mirabile o quando divideva il pane, come fatto minimo e poco espressivo, Egli, eseguiva una direttiva di Dio Padre. Proprio quando fu sulla croce, che disse, tutto è compiuto, anche lì, l’osservanza della Legge fu adempiuta da Gesù, dal principio, fino alla fine del suo soggiorno terreno. Il significato trasmesso da Gesù dal Golgota, vale soprattutto, per il modo in cui Egli fu messo in croce tra i due ladroni, poiché essi fanno parte a pieno titolo, al completamento e al significato del suo ministero sulla terra. Matteo 27:38  Allora furono crocifissi con lui due ladroni: l’uno a destra, l’altro a sinistra. I ladroni, non furono collocati da un lato, ma uno alla sua destra e l’altro alla sua sinistra, per un preciso concetto divino, ignoto a quelli che lo crocefissero e agli stessi sacerdoti. Quale poteva essere il significato di quella posizione, quanto mai singolare? 
Esaminiamo prima il significato delle tre croci, ove al centro stava Gesù. Guardando il Messia, martoriato in croce, per il sacrificio, ci conduce a ricordare le sue parole, quando Egli aveva detto di essere, la via, la verità e la vita e di essere anche l’Alfa e l’Omega. Se l’Alfa, rappresenta il principio del creato, insieme alla terra ma non, il regno di Dio, allora, quando il Signore fece crescere la vegetazione nel Giardino di Eden, già, da allora, l’albero della vita, rappresentò Gesù, che è la vita ed è anche l’Alfa. L’Omega, avrebbe avuto il significato della fine della sua dimora sulla terra, soltanto, e non quella del creato, poiché altrove e sicuramente, in Paradiso, Egli, ci sta preparando il posto. Non certo, il riferimento all’Omega, si riferisce al regno di Dio, che è eterno.
Da tutto questo si deduce che i ladroni, rappresentarono l’albero della conoscenza del bene e del male, che era, nel Giardino, accanto all’albero della vita. Così, nel Golgota, quando uno dei ladroni si convertì a Gesù, raffigurò quel ramo dell’albero del bene, che passò dalla  parte di Gesù, mentre, l’altro ladrone, rimase nel male, raffigurante il ramo dell’albero del male. Il quadro delle tre croci, riproducono la situazione dell’albero della vita, che è Gesù, e l’albero della conoscenza del bene e del male del Giardino, come fase finale di Adamo ad anima vivente, prima, e quella dell’ultimo Adamo, a spirito vivificante, che è Gesù. Il tutto raffigura la fine della creazione divenuta caducata e l’inizio delle condizioni di salvezza operate da Gesù, mediante il sacrificio sulla croce, che spiega la condizione e il significato del suo riferimento di essere l’Omega dei tempi, ancora da venire. In quel momento, nel Golgota, lo scontro con le forze avverse, fu aspro ma Gesù li vinse e la croce, simboleggiò la spada conficcata nel cuore di satana, sconfitto e saldamente inchiodato.
Una lettura, questa, che coinvolge tutto il percorso biblico dalla Genesi fino al sacrificio di Gesù, mentre resta attuale il suo ministero, operante alla destra del Padre, e del suo ritorno.
Pace e fede nel Signore


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