Due domande escono dalla mente
dell’uomo, quella se era necessario e cosa significa la crocefissione di
Cristo. Sulla prima, se era necessario. E’
quasi un obbligo fare un collegamento al principio dei fatti, cioè esaminare le
cause della caduta dell’uomo e comprendere, se Dio abbia voluto o no che tutto ciò
accadesse. Valutare la conseguenza della condanna, essendo che, non contenendo un
termine, fu considerata eterna, cioè, non sarebbe rimasto dell’uomo, nessuna traccia
né memoria nel creato. La situazione, per certi aspetti, rispecchia quella del
diluvio, che Dio, stanco di avere creato l’uomo lo voleva sterminare dalla
faccia della terra. Nel caso di Adamo, bisogna considerare la sua ingenuità
contro il raggiro di satana, ma anche l’ipotesi, divenuta sempre più condivisa,
che Dio, avendo sconfitto Lucifero e i suoi angeli, li abbia sostituiti nella
terra con l’uomo, ad anima vivente,
formato, in modo particolare, con le sue stesse mani. Caduto l’uomo, o fatto
cadere da Dio, Egli, gli dà facoltà di conoscere il bene e il male, divenendo, dice
Dio, come uno di noi. Da questa
concessione, la terra ne diviene un banco di prova e di perfezionamento per
l’uomo, affinché, fosse assunto nei luoghi divini, con il compito di guidare
gli angeli. L’attuazione di questo divino progetto, richiedeva la liberazione dell’uomo
dal peccato, affinché fosse idoneo a stare di fronte a Dio. E questa, non
poteva essere fatta da un uomo, essendo che era eterna la condanna emessa da
Dio. Così, la necessità della discesa di Gesù sulla terra, per cancellare la
condanna e porre la condizione di salvezza era, oltremodo, necessaria, che
fosse stata fatta da Gesù. Il significato della crocefissione, integra invece un complesso di riferimenti non
facilmente identificabili che si collegano, all’allegorica rappresentazione
figurativa del Golgota, con il Giardino dell’Eden. Innanzitutto ci si chiede,
fu un caso, che Gesù fu posto in croce tra due ladroni, o Egli ha voluto che
fosse in quel modo, per mandarci un messaggio?
Se
leggiamo i versi nel vangelo di Matteo 5:17 Non
pensate ch’io sia venuto per annullar la legge ……anzi per adempierli., ci
accorgiamo che tutto quello che Gesù ha fatto e detto è stato in stretta
osservanza di quanto annunziato dai profeti e confermato dalla Legge. Quando
Egli operava, sulla terra, durante il suo ministero, ogni volta lasciava una
traccia della manifestazione di Dio, tale che, ognuno potesse trarre uno
specifico significato divino del suo ministero. Così, nel momento in cui
battezzava, come fatto mirabile o quando divideva il pane, come fatto minimo e
poco espressivo, Egli, eseguiva una direttiva di Dio Padre. Proprio quando fu
sulla croce, che disse, tutto è compiuto,
anche lì, l’osservanza della Legge fu adempiuta da Gesù, dal principio, fino
alla fine del suo soggiorno terreno. Il significato trasmesso da Gesù dal
Golgota, vale soprattutto, per il modo in cui Egli fu messo in croce tra i due
ladroni, poiché essi fanno parte a pieno titolo, al completamento e al
significato del suo ministero sulla terra. Matteo 27:38 Allora
furono crocifissi con lui due ladroni: l’uno a destra, l’altro a sinistra.
I ladroni, non furono collocati da un lato, ma uno alla sua destra e l’altro
alla sua sinistra, per un preciso concetto divino, ignoto a quelli che lo
crocefissero e agli stessi sacerdoti. Quale poteva essere il significato di
quella posizione, quanto mai singolare?
Esaminiamo
prima il significato delle tre croci, ove al centro stava Gesù. Guardando il
Messia, martoriato in croce, per il sacrificio, ci conduce a ricordare le sue
parole, quando Egli aveva detto di essere, la via, la verità e la vita e di
essere anche l’Alfa e l’Omega. Se l’Alfa, rappresenta il principio del creato, insieme
alla terra ma non, il regno di Dio, allora, quando il Signore fece crescere la
vegetazione nel Giardino di Eden, già, da allora, l’albero della vita,
rappresentò Gesù, che è la vita ed è anche l’Alfa. L’Omega, avrebbe avuto il
significato della fine della sua dimora sulla terra, soltanto, e non quella del
creato, poiché altrove e sicuramente, in Paradiso, Egli, ci sta preparando il
posto. Non certo, il riferimento all’Omega, si riferisce al regno di Dio, che è
eterno.
Da tutto
questo si deduce che i ladroni, rappresentarono l’albero della conoscenza del
bene e del male, che era, nel Giardino, accanto all’albero della vita. Così,
nel Golgota, quando uno dei ladroni si convertì a Gesù, raffigurò quel ramo dell’albero
del bene, che passò dalla parte di Gesù,
mentre, l’altro ladrone, rimase nel male, raffigurante il ramo dell’albero del
male. Il quadro delle tre croci, riproducono la situazione dell’albero della
vita, che è Gesù, e l’albero della conoscenza del bene e del male del Giardino,
come fase finale di Adamo ad anima vivente, prima, e quella dell’ultimo Adamo,
a spirito vivificante, che è Gesù. Il tutto raffigura la fine della creazione
divenuta caducata e l’inizio delle condizioni di salvezza operate da Gesù,
mediante il sacrificio sulla croce, che spiega la condizione e il significato
del suo riferimento di essere l’Omega dei tempi, ancora da venire. In quel
momento, nel Golgota, lo scontro con le forze avverse, fu aspro ma Gesù li
vinse e la croce, simboleggiò la spada conficcata nel cuore di satana,
sconfitto e saldamente inchiodato.
Una
lettura, questa, che coinvolge tutto il percorso biblico dalla Genesi fino al
sacrificio di Gesù, mentre resta attuale il suo ministero, operante alla destra
del Padre, e del suo ritorno.
Pace e
fede nel Signore
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